Affrettarono il passo, in quella campagna divenuta di colpo buia e ancor più cupa.
Le alte pareti rocciose apparivano come invalicabili mura che racchiudevano quelle lande, attraversate da un freddo quasi innaturale.
Correvano fra gli alberi ed i rami spettrali, mentre un senso di oppressione si impadronì di loro.
Sentivano di essere inseguiti, braccati.
Ma da chi?
Anzi, da cosa?
E poi di nuovo quel latrato.
Feroce ed intenso.
“Qualunque cosa sia” disse Hansiner correndo “ora è più vicina...”
“Pensa a correre!” Fece Icarius, per poi impugnare Mia Amata. “Presto, più in fretta! Il Trattors è ancora distante!”
“Ma cosa può essere, signore?” Chiese preoccupato Cq, vicino a Gwen.
“Corri e sta zitto, Cq!” Icarius.
“Oh, Bontà Divina!” Esclamò il droide. “Così mi verrà l'ansia, signore!”
Poi, all'improvviso, videro qualcosa.
Era una casa, isolata e racchiusa da un recinto.
E davanti ad essa vi era un inquietante spaventapasseri.
“Raggiungiamo quella casa, presto!” Icarius indicando l'abitazione, mentre Clio correva accanto a lui.