Icarius continuava a giocare sul seni di Clio, mentre lei affondava le sue mani nei capelli scuri di lui.
Poi lui cominciò a scendere.
La bocca dai seni passò ad accarezzare ogni tratto della sua pelle, fino a quando il Taddeide si ritrovò inginocchio davanti a lei.
Allora cominciò un gioco nuovo.
La bocca calda di lui iniziò a indugiare dove lei era più ardente e sensibile.
Dove il piacere toccava il culmine, dove a stento, tra gemiti e sospiri Clio riusciva a restare in piedi.
Fu un gioco lungo, lento, dove la bocca di lui assaporò la bellezza di lei.
Fino a quando, travolta da quell'intenso godere, la ragazza dovette lasciarsi cadere sul letto, incapace di restare in piedi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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