Quel gesto spontaneo mi stupì piacevolmente: non eravamo soli sul ponte, dunque non mi aspettavo tutta quella confidenza.
Ma ero ben lieta di essermi sbagliata.
Adoravo sentirlo così vicino, sentire le sue braccia che mi cingevano.
Intrecciai le braccia dietro il suo collo e restai a guardarlo per un momento, divertita.
"Sì in effetti sei davvero modesto.." scherzai, per poi bloccarmi di colpo nel vedere il suo sguardo mutare insieme al tono della sua voce.
Lo ascoltai in silenzio, senza mai staccare gli occhi dai suoi.
"Se la solitudine è insopportabile, mandarmi via non peggiorerà le cose?" mormorai piano "Resta con me stanotte, così potrai dimenticare questa notte e i suoi misteri..." attirandolo leggermente verso di me "Non ho certo paura di te..." vagamente divertita "Così potrai vedere come sono bella di prima mattina, con i capelli spettinati, lo sguardo appannato e l'espressione che promette di uccidere chiunque osi farmi domande prima di aver preso il caffè.." sorridendo.
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