Gwen raggiunse la sua cabina, si preparò per la notte e poi si coricò.
Cq era con lei e restò accanto al suo letto, entrando in funzione base, per risparmiare il consumo di energia e regolare al minimo le sue funzioni generali.
La notte intanto trascorreva silenziosa, tra il sibilo dei motori della Divina Misericordia.
Un forte vento si era alzato dalla terra e gonfiava con impeto le vele del vascello volante.
Il prato era fiorito e profumato, il cielo azzurro e terso, l'aria gradevole e luminosa.
Gwen correva tra boccioli e tappeti verdeggianti.
La campagna era un trionfo di colori e gli uccellini cantavano festosi.
Poi lo vide.
Vide Elv che immobile fissava l'orizzonte.
Allora prese a raggiungerlo.
Ma più Gwen correva, più la distanza che la separava da lui aumentava.
Ad un tratto Elv si voltò e le sorrise.
Poi iniziò a camminare, ad allontanarsi.
Lei lo chiamò, ma lui non si fermò, fino a svanire nella campagna.
Il cielo allora si oscurò.
Ma non per via delle nuvole.
Qualcosa di gigantesco aveva coperto la luce.
Era una grandiosa e terrificante nave nera, con un teschio sulla prua.
Aprì i mortai e cominciò a vomitare fuoco sulla terra.
Gwen si svegliò di colpo.
Era notte fonda.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|