Icarius sorrise e condusse Gwen per mano sottocoperta.
Raggiunsero una vasta sala, pieni di strumentazioni, congegni, luci e macchinari di ogni sorta.
E ognuna di quelle apparecchiature raffigurava parti della Terra, dei mari e del cielo.
“Maria...” disse Icarius entrando.
E da un grande astrolabio una luce si accese, per poi prendere forma.
Ed assunse le sembianze di una donna.
“Buondì, capo.” Guardando il Taddeide.
“Maria, ti presento Gwen.” Icarius indicando la ragazza. “Dobbiamo decidere la nuova rotta, Maria... segnalaci un percorso che sia di buon auspicio... che parli d'Amore...”
Tutti gli strumenti si accesero e cominciarono ad elaborare dati su dati.
“Passeremo per Amoros, capo.” Con voce metallica Maria. “Verso Nord.”
“Ottimo.” Annuì lui. “Visto?” Voltandosi verso Gwen. “Amoros... magari sarà di buon auspicio e ritroveremo presto il vostro Elv.” Facendole l'occhiolino.