Icarius prese Clio in braccio e si avvicinò al letto.
La posò sulle lenzuola e poi si chinò per baciarla ancora.
“Se ti dicessi si...” con le sue labbra su quelle di lei “... se ti dicessi ciò che sento, che provo e che voglio, finirei per metterti in pericolo... se dovessi tramutarti in voce i sospiri dei miei baci allora rischierei di perdere anche te, Clio...” staccò la sua bocca da quella della ragazza e restò a fissarla “... ti dissi di leggere ogni mio gesto... ogni mio sguardo...” accarezzandole prima il viso, poi le labbra ancora calde “... Clio... io...”
Ad un tratto una melodia.
Triste e lenta.
Riempì l'aria e si diffuse come un eco.
Ed una voce di donna così cantava:
“Lo cercan qua e poi lo cercan là...
Capozada si strugge se non lo troverà.
Tra il giorno e poi la notte vago e corro...
in cerca del mio prezioso Fiore Azzurro.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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