Icarius rese Damasgrada a Clio ed annuì.
“E questa donna...” disse Hansiner “... chi è?”
“Già, bella domanda...” fissandola Icarius.
“Sono la padrona di quest'isola” fece lei “e voi i miei ospiti. Siete dunque invitati nel mio palazzo...” indicando loro un piccolo antro nelle rocce che racchiudevano il laghetto.
Così raggiunsero quello che sembrava essere il cuore sotterraneo dell'isola, dove sorgeva un antico castello dalle murature verdi e coperte di piante acquatiche.
L'aria era sottile e leggera, simile a fumo ormai sul punto di dissolversi, generando strani bagliori e luccichii.
Videro così brillare le guglie, i tetti e le torri di una città morta, arroccata attorno al maniero.
Su quello che sembrava essere un miraggio brillava bassa la Luna, donando a quello spettacolo un'aria spettrale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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