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Vecchio 06-08-2015, 04.19.31   #4154
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Dacey percorse le scale e raggiunse l'ultima cabina della nave.
La porta stavolta era solo socchiusa.
Si fece coraggio ed entrò.
La cabina era come la ricordava, con le pareti finemente foderate, i preziosi monili, il profumo di essenze ignote e ammalianti.
E sul letto vide la spada a forma di fiore.
Una lieve e profumata brezza soffiava dal mare, penetrando nella stanza da una finestra aperta.
Dacey si sedette sul letto e cominciò ad accarezzare la spada.
“Tranquilla, potete restare qui...” disse Hold che se ne stava sulla soglia a fumare “... conosco il capitano e gli dirò che siete una brava giovane.” Sorridendo. “Notato che gli orologi hanno smesso di tintinnare?” Fissandola. “Era ora.”
Ma Dacey all'improvviso udì qualcosa.
Dei rumori alle sue spalle.
Si voltò e vide un fumo denso e verdastro che entrava dalla finestra.
Avvolse la ragazza e poi una voce grottesca le sussurrava qualcosa di incomprensibile.

Dacey si svegliò di colpo.
Impiegò alcuni secondi a realizzare di aver solo sognato.
Si guardò allora intorno, ritrovandosi in una camera silenziosa e semibuia, a stento illuminata da una lampada ad olio.
I pavimenti erano coperti di fitti tappeti persiani e preziose stoffe di broccato vestivano le pareti.
E lei stava adagiata su un ampio e morbido divano turco, con pile di soffici cuscini multicolori.
Aveva indosso strani abiti, di meravigliose fattezze e di un profumo sublime.
Si trattava di un abito tipico delle giovani aristocratiche di Cipro, con calzoni di seta chiara ed una corta mantellina ricamata con fiori stilizzati.
Ai piedi aveva leggeri sandali orlati di perle.
Sul suo capo era adagiato un diadema ricamato d'oro con riflessi di corallo.
Ed accanto al divano vi era un campanellino d'oro.
Notò però che finalmente quell'odioso tintinnio era scomparso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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