Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
Elv sorrise e con Gwen tornarono nella loro cabina.
“Il piano è questo...” disse lui, chiudendo la porta a chiave “... attenderemo che scelgano i volontari e che poi scendano a terra. Allora col favore dell'oscurità ci caleremo in acqua, attenti a non farci vedere da nessuno. Legheremo i nostri abiti in due borse di pelle, portandole a zaino mentre a nuoto raggiungeremo la riva. Ci vestiremo e così saremo liberi di girare indisturbati sull'isola.” Si avvicinò a lei. “Liberi di passeggiare sulla spiaggia alla luce della Luna, di visitare la cittadina ed i suoi insopportabili orologi e...” sorrise “... e a fare poi l'amore, magari nascosti in una vecchia barchetta da pescatori, utilizzando reti intrise di salsedine come giaciglio e il mormorio del mare come melodia.” Accarezzandole il viso.
Tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac... tic tac...
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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