Icarius sorrise appena, forse per tentare di scacciare l'inquietudine che ora si poteva avvertire tra i tavoli imbanditi.
Sammone, che mangiava con Pinto e Pepino poco distante, si alzò in piedi, con un'espressione truce, ma il Taddeide lo fece risedere con un lieve cenno della mano.
Poi tornò a voltarsi verso il tavolo di Dension e della sua finta moglie.
“Fortuna” disse al contrabbandiere, con un sorriso ora divenuto quasi beffardo “che non conoscete il linguaggio dei fiori, altrimenti sareste quasi geloso.”
“Geloso?” Ripetè Dension.
“Il papavero blu” rivelò Icarius “simboleggia il mistero. Ma il mistero è un qualcosa di vago... può riferirsi ad un tesoro, ad una città, persino ad un amore... un amore misterioso, dunque segreto... ed i poeti ci insegnano che gli Amori segreti sono i più vivi, i più belli, perchè come piante selvatiche, che crescono senza cura ed attenzioni, sono forti ed indomabili... Ero e Leandro, Lancillotto e Ginevra, Tristano ed Isotta, Abelardo ed Eloisa... amando segretamente Beatrice, Dante è riuscito a trovare l'ispirazione per descrivere l'Aldilà... e prima di lui Pigmalione, amando segretamente la sua statua più bella, è riuscito a mutarla in una Galatea viva... vedete? Il segreto, il mistero, l'ignoto sono le naturali condizioni dove la Ragione umana non giunge e per questo, spesso, in essi si manifesta il magico, il fiabesco, il meraviglioso e persino il Sacro...” spostò lo sguardo su Dacey “... spero di aver soddisfatto la vostra curiosità, milady...”
Un marinaio gli si avvicinò, per poi parlargli ad un orecchio.
Icarius allora si alzò, si scusò con tutti loro e scese sottocoperta.
Mentre la Divina Misericordia continuava il suo viaggio verso la costa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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