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Vecchio 28-07-2015, 20.03.27   #3738
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il Cappellano si ritirò e tutti i membri dell'equipaggio tornarono ai propri posti di manovra.
Gli strumenti di bordo non segnalavano più la presenza della nave nera, dunque si poteva tornare in superficie.
Partirono le manovre di emersione e dopo un po' dalle acque emerse il superbo scafo della Divina Misericordia.
Aprì le vele al vento e impostò la sua nuova rotta.
Si trovavano in mare aperto, tra le onde spumose, l'intenso odore di salsedine e vaghi banchi di nuvole che galleggiavano alla deriva lungo l'orizzonte.
Cq raggiunse allora ciascuno dei nuovi arrivati, assegnando loro gli alloggi.
In attesa che Elv guarisse del tutto, Gwen fu alloggiata nella cabina di Altea, mentre Dacey e Dension, creduti marito e moglie, ebbero naturalmente una cabina matrimoniale.
E giunti nella propria camera, il contrabbandiere si sentì libero di parlare con la ragazza.
“Il nostro compito” disse a Dacey “è quello di scoprire chi è davvero questo Capitan Falco... la sua vita in cambio della nostra... hai visto di cosa è capace Maruania, vero? Una sola nave è stata in grado di distruggere quasi tutta Vacolis, una città vecchia come il mondo... quasi abbattuta in una notte dalla furia malefica di quei pazzi... e X è intimamente legato a Maruania, come lui stesso ci rivelò... dunque o il Falco... o noi...” fissandola.
Clio, intanto, era nella sua cabina, con la luce del tardo pomeriggio che invadeva ogni cosa, rivelandole la cognizione smarrita del Tempo.
Icarius invece era tornato nei suoi alloggi, fermo ora a fissare il mare sterminato ed immaginando le prossime tappe di quel viaggio.
Infatti Vacolis ormai era il passato.
E nel vagare tra i suoi pensieri, il Taddeide, da una finestra, prese a suonare la sua ocarina, cantando una vecchia canzone:

“Lo cercan qua e lo cercan là,
Capomazda si strugge e dov'è non sa!
Tra la notte, il giorno ed i sogni lo rincorro.
Dove sarà sbocciato questo mio Fiore Azzurro!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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