Aris condusse tutti loro in una grande sala, arredata con gusto classico.
Qui vi era una tavola imbandita in modo raffinato, con vari piatti e vini pregiati.
E sulla parete dominava un ritratto, in cui era raffigurata una giovane e bellissima donna.
Era di un biondo accennato e soffuso, gli occhi di un chiarore limpido ed indefinito, il naso leggermente all'insù, un sorriso ammirevole e un pallido colorito di opale e malvarosa.
E nel vedere quel ritratto Alternia sospirò malinconica.
“Ditemi...” disse “... tarderà molto Gayna?”
“Strano...” mormorò Aris “... doveva già essere qui...” scosse il capo infastidita per quel ritardo “... cominciamo a prendere posto... prego...” invitando Clio, Gwen, Dacey e gli altri a sedersi.