Seguimmo Cq in quell'acquedotto che ci avrebbe condotto all'interno della città.
Sorrisi tra me e me a quelle parole di Icarius: c'era qualcosa che detestava, incredibile.
Dopo un'ora di camminata, arrivammo alla città, che ci si mostro dinnanzi come qualcosa di incredibile.
Più di ogni altra cosa attirò la nostra attenzione una costruzione incompleta, che svettava sulle altre, dove degli schiavi lavoravano come bestie, e come tali erano trattate dai soldati.
Un po' in contrasto con lo splendore della città.
Poi trasalii.
Una biga.. quella era una biga, per la miseria!
E su di esso doveva esserci qualcuno di importante, a giudicare da come gli si rivolgevano gli altri.
Già, importante e pericoloso a giudicare dal comportamento di Damasgrada che aveva ricominciato a vibrare insistentemente.
Portai istintivamente una mano alla spada.
"Non prevedo nulla di buono..." mormorai, pianissimo ai miei compagni di viaggio.
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