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Vecchio 17-07-2015, 18.04.17   #3274
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il gruppo scese nell'acquedotto, una grande tubatura di piombo lucidissimo, dove l'acqua era alta un metro e scorreva rapida e fresca, diretta verso il cuore della città.
“Spero di non trovarci topi qui sotto...” disse Icarius in testa al gruppo “... li odio... nulla detesto al mondo più dei topi... a parte gli anticlericali...”
“E' un acquedotto” fece il pellegrino “e non vi sono animali. Non sono certo fogne.”
“Lo so...” mormorò il Taddeide “... ma meglio esserne sicuri...”
“Signore è del tutto impossibile che topi o ratti frequentino questo luogo.” Cigolò Cq. “L'acqua qui raccolta e convogliata viene poi smistata tra terme, fontane pubbliche ed abitazioni private.”
“Grazie della spiegazione.” Sorridendo Icarius.
“E per tranquillizzarvi, posso assicurarvi che non registro alcuna attività vitale qui sotto.” Precisò il droide. “Naturalmente esclusa la vostra.”
Continuarono per circa un'ora, fino a quando raggiunsero un tombino.
Cq lo forzò con il laser ed esso si aprì.
Uscirono così all'aria aperta, in un piccolo vicoletto laterale.
Seguirono la voce della gente ed i rumori vari, fino ad intravedere una piazza centrale.
Al centro di questa dominava una grande costruzione terminata a metà ed attorno alla quale lavoravano decine di schiavi incatenati l'uno all'altro.
Quegli infelici spingevano grossi blocchi di pietra squadrata, mentre i soldati li frustavano e cospargevano di grasso i tronchi di legno su cui le pietre scivolavano.
Erano intenti a costruire un'altra di quelle immense torri.
“Che posto è mai questo?” Piano il pellegrino.
“Piuttosto mi chiedo...” fissando quella scena Icarius “... a cosa serviranno mai queste ciclopiche torri...”
Erano ben nascosti ad osservare il tutto.
Ad un tratto si udì il suono di un corno ed i soldati fermarono i lavori.
Arrivò allora una biga, su cui vi era l'auriga ed un uomo in uniforme.
“Grande Enzio.” Salutò uno dei soldati e tutti si inchinarono a lui.
Allora Damasgrada cominciò a vibrare forte sul cinturone di Clio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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