Clio aprì piano la porta e la penombra che dominava la cabina si attenuò vagamente grazie alla luce di una lampada del corridoio.
Icarius era immerso nei suoi studi, tra mappe, righelli e squadre, compassi e chine, una bussola, un sestante ed un paio di testi di geometria.
E restò un attimo a fissare la ragazza, con quella sua elegante vestaglia, appoggiata sullo stipite ed avvolta dal delicato chiarore della lampada.
“Fame...” disse lui ridendo appena “... detta così, potrei prenderla per una domanda trucco...” facendole l'occhiolino “... entra...” sorridendole con un lieve cenno della mano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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