Dacey cominciò a leggere il diario che aveva trovato, partendo dalla prima pagina:
“Oggi sono esattamente dieci anni da quel giorno.
Il giorno che sancì la mia espulsione dall'Accademia Reale di Gonai.
Evidentemente qualcosa ancora oggi mi tormenta, visto non riesco a godermi il fatto, come molti hanno detto, di essere un uomo fortunato.
E forse hanno ragione loro.
Dopotutto picchiare ed uccidere un ufficiale è come firmare una condanna a morte.
Mentre io, invece che essere arrestato, processato e fatto poi penzolare dal più alto pennone della flotta, sono stato solamente cacciato con infamia dall'accademia.
Da cadetto a contrabbandiere.
Non c'è che dire, un bel colpo.
Forse persino meno doloroso di quello di una pistola che chiunque al mio posto si sarebbe fatto esplodere in testa.
Cadetto e forse, chissà, capitano di vascello.
Ed invece, dopo aver indossato la giacca da Guardiamarina, oggi non posso che portare questa camicia lacerata dai proiettili ed una bandana consumata per tenermi legati i capelli.
Dagli onori dell'Ammiragliato all'odore di salsedine di mari dimenticati e cieli sconosciuti.
Dalla fama terrena all'odio miserevole che i miei simili destinano ai reietti ed ai rinnegati.
Questo sono oggi, reietto e rinnegato.
Non diverso dalla feccia pirata che infesta i mari ed i cieli di questo vecchio mondo.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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