“Erano due passeggeri, due profughi, come lo sei tu...” disse il capitano alzandosi “... è sempre così...” avvicinandosi all'oblò per guardare fuori “... sappiamo benissimo che questa nostra vita altro non può destinarci, se non pericoli e spesso morte... ma accettarlo non è facile... come non è facile gettare i corpi in mare o nel cielo sterminato, affidando alla natura di prendersene cura... gente che non avrà mai un luogo certo in cui attendere i propri cari per una preghiera o una lacrima...” respirò forte, per poi voltarsi verso Dacey “... ma sono contento che tu stia bene... ora pensa a riposarti...”
Intanto Dacey si era accorta che la nave era ferma.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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