Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 23-06-2015, 16.21.47   #2139
Guisgard
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L'enigma di oggi parla di un'antica leggenda delle mie nobili terre ed è intimamente legato al nostro Gdr.
Il tutto è ambientato durante gli albori di quella che è conosciuta come Età Eroica Afragolignonese, quando i regni e le città che in seguito avrebbero formato il Celeste Impero di Afragolignone erano ancora divise ed indipendenti.
E proprio per raggiungere un grado di potere e di civiltà ancora più ampio ed evoluto queste città e questi regni decisero di allearsi, inviando ciascuno i suoi guerrieri migliori e generando così una compagnia di eroi come mai era apparsa al mondo, superiore alla generazione che partecipò alla Guerra di Troia e persino migliore di quella che diede i natali ai formidabili Cavalieri della Tavola Rotonda.
Scopo di questi eroi era quello di raggiungere la lontana Nolhia e conquistare la mitica Geomagna, una carta su cui erano descritti i segreti della civiltà.
Nolhia però a quei tempi era forse la città più forte ed importante, governata da magistrati guerrieri chiamati Scolarca.
Si trattava di tiranni dalle fattezze mostruose e dalla malvagità fuori dal comune.
Nel celebre Catalogo dei Paesi, il poeta epico Apollonio Nolhio ci descrive tutti gli eroi, giunti dai vari luoghi di quella che sarà la terra dell'impero.
Tra essi spiccava il Taddeide Argero, il migliore fra tutti e destinato, dopo la sua conversione al Cattolicesimo, a conquistare Nolhia e ad impadronirsi della Geomagna.
E durante una mattina in cui gli eroi si accingevano a scendere in campo per una nuova battaglia, Argero vide alcune ragazze, tra cui la bellissima Yma.
Ella era una principessa esule, costretta a fuggire per un intero anno prima di poter ritornare nella sua terra d'origine.
E nel vederla, naturalmente, l'eroe si accese d'Amore per lei.
Yma però era libera solo per pochissime ore durante il giorno, costretta poi a nascondersi in un luogo inaccessibile.
Si trattava del leggendario Palazzo delle Lingue, la cui ubicazione era ignota.
Questo mitico edificio fu eretto affinchè si potessero raccogliere e studiare le infinite lingue che si parlavano nelle terre Nolhiane.
Argero cercò invano questo luogo per ritrovare Yma, ma non vi riuscì mai.
E nonostante la sua abilità lo portò alla fine a conquistare l'imprendibile Nolhia ed a portare la Geomagna ad Afragolignone, non ritrovò mai più la bellissima principessa.
Ed un'antica profezia sentenziò che nessuno avrebbe mai trovato il mitico Fiore Azzurro senza aver prima svelato l'ubicazione del misterioso Palazzo delle Lingue di Nolhia.
Queste leggendarie vicende, come la guerra di Nolhia, le imprese degli eroi, l'Amore di Argero per Yma e la conquista della Geomagna sono tutte raccolte nel grandioso poema epico Le Geometriche di Apollonio Nolhio, opera dai mille significati e dalle svariate chiavi di lettura.
E una tradizione, probabilmente successiva ad Apollonio Nolhio, vuole un impenetrabile enigma risolto dagli eroi per conquistare Nolhia.
Un arcano da cui un'antica profezia faceva dipendere la rovina di Nolhia.
Risolverlo equivaleva infatti a rompere l'incanto che proteggeva la grande città.
Un enigma che così recitava:

“Si fa con il latte.
E' di varie specie.
E' fatto di cristalli.
Può essere di vari colori.
E' parte femminile e parte maschile.”

E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere l'enigma che proteggeva l'antica Nolhia?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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