Le carezze di Elv, i suoi baci, i suoi sguardi.
Poi i sospiri di Gwen, i brividi sulla sue pelle liscia, il candore delle lenzuola che avvolgevano il suo giovane corpo.
Elv allora si alzò e si rivestì, con i suoi pantaloni di pelle nera, gli alti stivali e la camicia con la giacca blu cobalto.
Rimise la spada nel cinturone e prese il suo cappello.
“Vado a vedere sul ponte...” disse “... ti porterò poi qualcosa da mangiare... a dopo, piccola...” sorrise ed uscì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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