Gwen si svegliò e restò a guardare Elv ancora addormentato.
Era spettinato, con ciocche ribelli sul viso.
La ragazza ne spostò delicatamente una, liberando il suo viso e lasciandolo al lucente dorato del mattino.
Poi, pian piano, cominciò a destarsi.
Aprì gli occhi che al contatto con quel Sole verginale divennero simili a due gemme d'ebano.
Per un istante guardò il cielo dai vetri dell'oblò, per poi voltarsi verso Gwen.
“Nulla io vedo che non sia perfetto...” con i suoi occhi in quelli di lei.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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