Icarius e Clio scesero sottocoperta, fino a raggiungere una grande porta di ferro che al loro arrivo si aprì in due.
I due si ritrovarono così in un'incredibile sala colma di strumenti e macchinari per il controllo ed il comando della nave.
Migliaia di luci lampeggiavano, tra strumentazioni di ogni tipo che la ribelle mai aveva visto prima d'ora.
E ad un tratto sulla plancia centrale di un grande astrolabio digitale apparve il volto virtuale di una donna.
“Salute a te, Maria.” Disse Icarius. “Tutto sotto controllo?”
“Tutto stazionario, capo.” Con voce metallica quell'immagine femminile.
“Ti presento” lui a Clio “Maria, il cervello elettronico che controlla la Divina Misericordia.”