"Vi ringrazio.." le sorrisi.
Beh, per lo meno non ero prigioniera.
Quando la ragazza uscì aprii l'armadio incuriosita, e scelsi un abito da indossare, liberandomi di quello così succinto.
Scelsi un abito nero, con delle parti in pizzo che creavano dei giochi di trasparenze, scollatura a barca che lasciava le spalle scoperte, ampie maniche che si stringevano al polso in polsini di pizzo.
La gonna era particolare, lunga dietro ma corta sul davanti, così da mostrare i bellissimi stivali che ci abbinai.
Stavolta non nascosi Damasgrada, la lasciai al mio fianco, tanto sapevano che c'era.
Così, una volta sistemata per bene, uscii sul ponte a passeggiare.
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