Risi a quelle sue parole..."Quindi se ne è andato, senza dirmi nulla...quindi mio caro messer Affone, io non ne sapevo nulla...alla faccia della amicizia e che disse io dovevo lasciare il maniero..bene..allora..sono costretta ad andarmene..scusate..mi preparo..non ho parole..voi siete stato cortese, ma il vostro signorotto non è stato proprio un gentiluomo".
Lo salutai e tornai nel maniero, salii in camera...pensavo di andarmene a vivere in una baita incustodita vicino al laghetto...mi vestii, misi la giarettiera con in pugnali sotto i pantaloni e poi l' altra con il fodero della pistola nella altra gamba.
Dalla sacca cadde il mio bellissimo libro, lo presi e mi sedetti sul letto..sorrisi, me lo aveva preso mia mamma da un vecchio antiquario e costò molto..lo desideravo poiché racchiudeva le mie passioni..i misteri, l' archeologia, gli oggetti misteriosi da scoprire, i miti..lo sfogliai..l' Arca della Alleanza, Petra, il Sacro Graal, il vaso di Pandora...il grande Heinrich Schliemann e la sua ricerca del tesoro di Troia, e l' Arca di Noè sul Monte Ararat e altro.
I miei desideri...si racchiudevano in poco...nella avventura, nei miei studi..e nel desiderio di poter scoprire qualcosa di impossibile, per questo avevo studiato da me come voleva mia madre.
Ad un tratto mi soffermai in una pagina e chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla..fantasia.
"Camminavo nella foresta dall' atmosfera pluviale, alberi secolari facevano da guardiani piegandosi come spiriti di antiche tribù, mi facevo largo tra le innumerevoli mangrovie che nascondevano l' orizzonte, estrassi la spada tagliandole per facilitare il passaggio e alla fine trovai una piana sterminata piena di rocce. Camminavo toccando le rocce calcaree finchè a mia sorpresa vidi una apertura. Sopra vi era una incisione antica o un simbolo...una luna e un sole uniti.
Guardai il Cielo, ormai il tramonto stava unendosi alla sera, scavai in quelle rocce aiutandomi con la spada e caddero lasciando spazio ad un cunicolo.
Mi trovai in una grotta umida ed afosa, presi una torcia dallo zaino e iniziai a camminare tra quei sentieri misteriosi, tra stalatiti silicie e le gocce salate che cadevano da quegli aculei naturali sulla mia pelle. Ad un tratto udii dei suoni, delle voci che cantavano ma non erano angeliche..voci primordiali di donne..vidi un bagliore lontano e loro mi indicavano la via.."Prima che il sole e la luna si abbraccino il tesoro troverai, fanne buon uso".
E vidi un laghetto, sentivo solo il tichettio delle gocce dall'alto che cadevano sull' acqua formando piccoli cerchi concentrici e attorno vi erano dei disegni e simboli, presi l' antico libro per decifrarne il codice e gli occhiali a raggi infrarossi indossandoli per poterli vedere meglio e imprimerli sulla lente per poterli decifrare a computer ma poi di nuovo quelle voci.."Il tesoro vedrai e il segreto custodirai".
E ad un tratto sopra un altare pagano con incise strane divinità vidi della terra e un bagliore, mi avvicinai sbalordita, allungai la mano e tremante non osavo toccare un oggetto forse sacro....".
Aprii gli occhi di colpo e sorrisi pensando...ho avuto la mia avventura...e chiusi il libro poggiandolo sul letto.