Sapien sorrise a quelle parole di Elisabeth.
“Lavare piatti” disse poi “non vi rende una donna indegna. Qui a Maruania molte donne non lavano piatti, ma fanno cose ben peggiori che le macchiano a vita. Il tarlo per costoro è quello di come trascorrere il tempo senza annoiarsi, quasi temessero che la vita possa sfuggire loro senza neanche accorgersene. E forse hanno ragione. A Maruania non vi è vita. No...” scuotendo il capo “... non come la si intende... non vi è etica, né morale, né soprattutto rispetto... i poeti Stinolvisti fiorentini definivano la donna come un qualcosa di aureo, di Divino, in grado di condurre l'uomo a Dio... che becera e ripugnante creatura è invece diventata la donna di Maruania... ma lasciamo perdere quella miserevole gente... dunque voi sarete la mia compagna, possiamo allora darci del tu, unica confidenza che vi chiederò per meglio sostenere la nostra farsa in pubblico... siete d'accordo, Elisabeth?”
In quel momento il panfilo cominciò ad atterrare.
Erano giunti a destinazione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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