Come Angelica che percorreva la foresta incantata, così Clio, guidata dal richiamo di quel suono vivace, attraversava la fitta vegetazione, che però, a differenza dell'eroina dell'Ariosto, non si chiudeva dietro di sè ad avvolgerla, ma si apriva come se fosse l'immaginario cancello di un mondo di sogni.
E poco dopo lo vide.
Qualcuno che steso sotto un albero suonava l'ocarina.
Qualcuno che ben conosceva.
Era Icarius.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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