“Beh, tutti quelli che hanno subito le angherie del governo...” disse lui a Clio “... contadini costretti a perdere il proprio misero pezzo di terra perchè impossibilitati a sposarsi e dunque a restare senza eredi... ma anche ragazzi nascosti per vivere il proprio Amore, giovani fanciulle costrette a vivere da recluse per fuggire dalle angherie di ricchi e lascivi borghesi... insomma gente del popolo oppressa ma che non vuole arrendersi...”
“Noi siamo attori” fece Fria “e non è nostro compito salvare questa gente. Forse neanche ne saremmo capaci.”
“Si, vero.” Annuì Orden. “Ora vogliamo andarcene da qui e da questa dannata città.” Guardò i suoi. “Andiamo.”
“Immagino ci farete riaccompagnare in città, giusto?” Fria a lui.
“Certo...” sedendosi mestamente lui e prendendo una delle rose che stavano in un vaso “... certo... Sammone...” voltandosi verso l'energumeno “... riportali in città, per favore...”
“Si.” disse l'omaccione
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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