“Ne sono lieta, mia cara.” Disse Ilamei a Gwen.
I tre fecero colazione e poi la contessa lasciò la sua dama alla lezione del maestro.
“Bene...” fece Jean, una volta solo con Gwen “... direi allora che possiamo cominciare. Come detto usciremo nella campagna circostante in cerca del vostro fiore preferito, la lavanda.”
Lasciarono allora il palazzo ed attraverso una piccola stradina che serpeggiava dietro la sfarzosa dimora raggiunsero la campagna circostante.
L'aria era fresca ed il cielo lievemente velato.
E dopo un po' Jean raccolse un mazzetto di quel fiore tanto caro a Gwen.
“Ecco...” adagiandolo tra gli scuri capelli della giovane “... il vostro fiore è qui... allora, vi sentite pronta? Voglio che componiate, a voce naturalmente, dei versi, un racconto o anche la descrizione di un sogno se volete, ispirato da questo fiore...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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