Alzai gli occhi su Dort.
"Maruania ha già vinto se nessuno di voi ha compreso quanto profondamente mi abbia insultata, e quanto sia indegno di guidare questa impresa... Per che cosa combattiamo allora? Perché comportamenti del genere siano accettati? Oh, a Maruania non farebbero scandalo, ma è proprio per questo che la combattiamo!" con un'infinita tristezza "E se questa è la dimostrazione della fratellanza di cui abbiamo sempre vaneggiato.. allora erano solo parole, illusioni..." con un leggero sorriso triste "Tu più di tutti sai che per me l'Onore è la cosa che più conta, e non posso restare dove viene messo in discussione continuamente... mi dispiace, ma sono troppo delusa, troppo schifata.. e comunque io sto lasciando voi, non la causa... continuerò a combattere a modo mio... Andrò da Guio.. ma non posso più stare qui..." scossi la testa.
"E dire che era casa mia..." mormorai, cercando di trattenere il nodo alla gola, sapevo di avere gli occhi lucidi, ma finsi di non farci caso, dovevo andarmene, non potevo restare molto "I compromessi non son mai stati il mio forte.." con un leggero sorriso "Buona fortuna..".
Perché era così difficile da capire, perché mi sembrava di parlare una lingua diversa, che nemmeno chi avrebbe dovuto sostenermi capiva.
Avevamo vissuto praticamente insieme per anni, condiviso esperienze di ogni tipo, eravamo legati più che molti altri.
O forse mi ero immaginata tutto?
Già, forse era così.
Forse era stato un sogno, un'illusione a cui avevo voluto incredibilmente credere.
A cui avevo votato tutta me stessa.
E che mi aveva ferito, più di quanto potessi immaginare.
Mi accorsi di non essermi mai sentita tanto sola in vita mia, che sola lo ero stata per la maggior parte del tempo.
E di solito la cosa non mi pesava affatto.
Chi riusciva a comprendermi meglio di me stessa?
D'altronde ero fatta così, buona o cattiva, non sarei certo cambiata per far piacere a loro.
Così ripresi il mio cammino.
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