Un attimo di silenzio.
Che poi divenne un lungo istante, quasi infinito.
Un silenzio infinito ed insopportabile.
Gurez fissò Clio senza dire nulla.
Poi, all'improvviso, fece un passo in avanti, fino a quando la punta di Damasgrada fu contro il suo petto.
“Avanti, premi...” disse piano Gurez con un sorriso enigmatico “... è contro il mio cuore, il punto meno sensibile che ho... su, basta un attimo... avanti, un colpo e mi spaccherai il petto in due... ma bada di farlo bene, altrimenti sarò io ad ucciderti...”
“Avanti, piantatela voi due...” seccato Dort.
“Stanne fuori...” mormorò Gurez “... è una questione tra me e questo Angelo biondo, dal corpo di una fata e la mente di una sciocca marmocchia...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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