Gwen ed Ilamei entrarono in casa e raggiunsero subito il salone, dove trovarono ad attendere un giovane uomo.
Era ben distinto, alto e robusto, con capelli chiari ed un volto pulito.
“I miei omaggi, contessa.” Disse con un inchino a Ilamei, per poi baciarle la mano. “Perdonate il ritardo con cui ho risposto al vostro invito, ma sono stato trattenuto da un saggio svolto da alcune mie allieve.”
“Salute a voi, messer Jean...” sorridendo Ilamei “... e non temete, io detesto le persone troppo puntuali. Le trovo così comuni e banali. Noiose quasi. Ma lasciate che vi presenti la mia dama di compagnia, damigella Gwen.”
“E' un piacere, damigella...” il maestro a Gwen e baciando poi anche a lei la mano “... avete un bellissimo nome... quello della regina di Camelot, musa di poeti ed innamorati.” Sorridendo.