I tre continuarono a camminare tra quelle vecchie murature, mentre la poca luce del pomeriggio che filtrava diveniva lentamente più fioca ed incerta.
Shamon indicò delle scale e le imboccò, seguito da Altea ed Ozilon.
Scesero così in un sottolivello e subito uno strano odore li raggiunse.
“Odore...” disse Shamon.
“Profumo direi...” fece Ozilon.
“Seguiamolo...” mormorò Shamon.
Percorsero un lungo e basso androne, per poi sbucare in una stanza malmessa, simile ad una rudimentale cucina.
“Guardate...” indicò Shamon “... qualcuno ha cucinato da poco... il braciere è ancora caldo... ecco cos'è quest'odore...”
“Profumo di frittata.” Annuì Ozilon, rivelando il suo essere un buongustaio. “Ma chi osa venire a cucinare e a magiare nel mio castello?”
“Qualcuno affamato, marchese...” osservò Shamon “... e con questo l'ipotesi del fantasma è definitivamente scartata...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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