Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 05-05-2015, 00.47.36   #2112
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Come promesso nell'ultimo enigma anche stavolta lascerò un premio.
E in via eccezionale, stavolta, col permesso della nostra lady Clio, vincitrice ufficiale dell'ultimo enigma, sarà dedicato, visti i determinati ed arguti tentativi da parte loro, a tutte le dame che hanno partecipato all'ultimo arcano.
Buon divertimento, dunque...

Era un giorno come tanti nella nobile e sfarzosa corte di Camelot, con le nostre dame impegnate ciascuna nella propria attività preferita.
E così mentre lady Clio affinava la sua abilità col gladio romano su alcuni malcapitati gladiatori giunti per il suo allenamento quotidiano, lady Gwen soddisfava la sua sete di conoscenza consultando alcuni antichi testi celtici alto medioevali, lady Altea componeva versi su un antico idioma mozarabico e lady Elisabeth teneva un corso per le aspiranti infermiere del reame, su Camelot Channel iniziarono a trasmettere un bel film tutto avventura e sentimento.
Le quattro dame, così, incuriosite, lasciarono le loro occupazioni e presero posto davanti alla tv, per gustarsi il film...

Quando il barracuda approdò nella piccola e verdeggiante baita di quell'isola esotica ed apparentemente incontaminata, il suo equipaggio era deciso a scendere a terra con l'idea di trovare la bella e giovane moglie del capitano, sparita durante un viaggio in questi caldi e sconosciuti mari.
Alaida, attricetta ingaggiata da una compagnia di mrcanti, era giovanissima, avvenente e bionda, insomma la preda ideale per i selvaggi e superstiziosi indigeni che vivono in questo remoto arcipelago.
Le donne dai capelli d'oro erano infatti un dono assai gradito ai primordiali ed irascibili idoli delle ostili popolazioni di queste latitudini.
“Scenderemo a terra ben armati” disse Guisgard, capo della spedizione, ai suoi uomini “e cercheremo di scoprire dove gli indigeni tengono nascosta la ragazza.” Col suo solito modo di fare, come chi conosce il copione a memoria e sa che può ripetere una scena fino a quando non sarà perfetta.
“Fate attenzione, signor Guisgard...” mormorò il vecchio mozzo di bordo “... potrebbe essere una trappola quest'isola... vi sono alcuni gruppi di indigeni pacifici, ma la maggior parte sono ostili...”
“Si, una brutta faccenda...” caricando i fucili Guisgard, come chi sa mettersi in posa al centro della scena “... speriamo di avere con noi la buona Sorte...” mormorò con l'aria dell'uomo che sa di non dover chiedere mai.
“Vi ho pagato un milione di Taddei, rammentate?” Il capitano a lui. “E voi mi avevate promesso mia moglie!”
“State calmo...” Guisgard senza scomporsi “... ma il coraggio e l'abilità sono nulla senza una dannata dose di fortuna... anche per un tipo in gamba e fascinoso come me...”
Alla fine riuscirono a far calmare l'uomo ed il gruppo scese a terra per cercare la vivace e bellissima attricetta.
Guidati allora da Guisgard, i temerari scesero a terra e cominciarono le ricerche in un clima afoso e pieno di pericoli.
Alla fine, dopo ore di ricerca, i nostri si imbatterono in un indigeno e subito Guisgard cominciò ad interrogarlo.
Il selvaggio naturalmente non parlava nessuna lingua conosciuta e si esprimeva in modo curioso.
L'indigeno infatti prese a disegnare sulla sabbia strane figure.
Erano dieci cerchietti, di cui solo alcuni apparivano vuoti, mentre in altri il selvaggio ci aveva segnato dentro un puntino.
I cerchietti segnati col puntino erano il secondo, il terzo, il quinto ed il settimo.
Guisgard osservò il misterioso disegno e poi tornò sul Barracuda.
A bordo infatti vi erano vari individui e lui aveva capito che uno di essi poteva essergli utile per comunicare con l'indigeno.
Sulla nave c'erano:

Un pittore, un sarto, un matematico, un ingegnere, un cuoco, un idraulico, uno storico, un musicista, un medico, un naturalista ed un astronomo.

Guisgard tornò con uno di questi e risolse l'enigma dell'indigeno, per poi trovare e naturalmente liberare la bella Alaida.
Ma la ragazza finì immancabilmente per innamorarsi di lui e non volerne più sapere di tornare dal marito.
Ma questa è un'altra storia...


E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a capire chi scelse fra quegli uomini sulla nave Guisgard e perchè?
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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