Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Lady Altea, voi, che come me, avete svelato il vostro desiderio in questo angolo di frammenti e rivelazioni, che non avete smarrito la voglia di credere nella magia della scrittura e dei sogni, sarete di certo ascoltata dagli spiriti del gioco.
E dunque a voi, a me e a tutti coloro che credono come la realtà e i sogni siano le medesime pagine di uno stesso libro chiamato vita, lascio questo miraggio tratto da un lontano e caro ricordo, arricchito dal fascino romanzesco che lo lega indissolubilmente al prossimo, imminente e mastodontico Gdr.
Gdr che la musa e le passioni del mio mondo stanno per portare su queste pagine...
La scolaresca, guidata dal suo professore, attraversò i lunghi corridoi del Museo Ducale di Capomazda City, raggiungendo un vasto salone in cui erano conservate alcune delle più preziose opere del mondo, appartenenti alla collezione privata degli Arciduchi.
“Questo” disse il professor Nigros, indicando un grande dipinto alla parete “raffigura due bellissime donne, effigie allegorica dell'amore terreno e dell'Amore Eterno.” Ai suoi studenti. “Notate le fattezze delle due donne... la prima è bruna e formosa, abbigliata con una corta tunica e recante in mano un corno pieno di primizie. La seconda invece è pallida e bionda, eterea e con in mano un Fiore. Entrambe però sono seguite ciascuna da un corteo di tre ancelle. Bene, chi sa dirmi un po' di più su questo dipinto?” Guardando la scolaresca.
“Una simboleggia l'amore terreno e l'altra quello Spirituale.” Fece uno dei ragazzini.
“Si, ma perchè la prima è più terrena, mentre l'altra sembra una fata.” Un altro dei ragazzini.
“Nessun altro vuole aggiungere qualcosa?” Chiese il professore. “Tu..” fissando un ragazzino perso a guardare il dipinto “... tu, cosa mi dici del dipinto?”
“Io?” Voltandosi il ragazzino.
“Si, tu.” Annuì Nigros.
“Io...” mormorò intimidito il ragazzino mentre tornava ad ammirare il dipinto “... io credo che la seconda donna non simboleggi l'Amore Spirituale, ma quello Vero, mentre la prima raffigura invece solo quello materiale.”
“Solo?” Ripetè il professore.
“Si, perchè quello materiale è destinato a finire subito, spesso il tempo di un'Estate...” spiegò il piccolo “... per questo a me non piace la stagione Estiva... tutto passa... le vacanze, le giornate e gli amori...”
Nigros sorrise.
“Si, quella donna rappresenta proprio l'amore materiale, l'infatuazione.” Concluse il ragazzino.
“Come fai a dirlo?” Domandò il professore.
“Perchè voi in classe ieri diceste che l'Amore Vero possiede tre attributi ed io credo che le tre ancelle siano un'allegoria di quegli attributi... quella con in mano uno scettro simboleggia l'assolutezza dell'Amore vero... l'altra con un anello invece raffigura l'esclusività, ossia la fedeltà... la terza infine, con in mano una Croce, rappresenta l'eternità che non è di questo mondo...”
Nigros restò a fissarlo.
“Come ti chiami?” Avvicinandosi poi a lui.
“Icarius, professore...” rispose il ragazzino.
“Icarius, tu sei un ragazzo davvero in gamba...” mormorò il professore “... speciale... non dimenticarlo mai...”
Il giro nel museo terminò ed ogni studente tornò a casa sua.
Nigros invece restò chiuso nel suo ufficio a scuola.
Poi qualcuno bussò.
Erano due uomini eleganti con occhiali scuri.
“Il professor Nigros, presumo?” Uno dei due.
“Con chi ho il piacere di parlare?” Il professore.
“Siamo membri del Comitato di Sicurezza Governativa di Sua Signoria” mostrandogli un tesserino “e siamo qui per parlare con lei.”
“Vi ascolto.”
“Settimane fa siete stato contattato dal comitato che rappresentiamo per fornirci informazioni.”
“Si, ricordo.”
“Ebbene, erano incomplete.” Disse l'uomo.
“Come sarebbe?”
“Vi erano state chieste informazioni sui vostri studenti, ma voi avete omesso i nomi.” Spiegò l'uomo. “In pratica celandoci la cosa più importante.”
“Tra di loro infatti” intervenne il secondo uomo “vi erano dati inequivocabili della presenza di quello che noi chiamiamo prototipo di super uomo. Un individuo con capacità fisiche, psichiche e fisiche fuori dal comune.”
“Andiamo...” ridendo Nigros “... queste idee risalivano agli inizi del Novecento, quando dominavano le teorie dei regimi totalitari. Non voglio credere che il nostro cattolico governo faccia proprie simili credenze...”
“I Vangeli parlano di uomini con diverse capacità, professore.” Il primo dei due uomini. “Basti ricordare la Parabola dei Talenti. Nella Fede Cristiana gli uomini agli occhi del Signore sono uguali per valore, ma differenti per capacità. Non a tutti Dio concede le stesse qualità.”
“Ma voi queste cose le conoscete già bene, professore.” Il secondo uomo. “E credo che stiate prendendo solo tempo. Avete una settimana di tempo per fornirci i nominativi dei vostri studenti, altrimenti affideremo questo corso scolastico ad un altro docente, stavolta scelto dal regime.”
I due si alzarono ed andarono via, lasciando Nigros in preda ad una profonda inquietudine, mentre dai vetri della finestra la campagna circostante la città cominciava ad assumere i colori di quel tardo e tranquillo meriggio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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