Sir Guisgard, siamo perfettamente d' accordo e leggendovi ho riflettutto su alcuni punti almeno del mio personaggio.
Guisgard era presente, avete ragione..sebbene forse non vi era la sua presenza, o forse era celato sotto altro nome (ma sappiamo il Primo Cavaliere è unico

).
Già..era presente nella pianura battuta a cavallo da Altea o più volte sosta di camminate e nuove scoperte e nel suo verde di inizio primavera. Era presente nel vento tra i suoi capelli che animava il suo animo portandole tutti i ricordi del suo amico o amato..e ciò che rendeva vivo e presente Guisgard in lei era il suo ricordo nel cuore poichè chi non dimentica e lotta per una persona lo fa anche in nome suo.
Era presente nei fiori che amava e quella rosa che chiese di donare a lui..e in mille altre cose.
Pure nelle storie di cantastorie, anziani e in un sorriso di un bambino.
E appunto..era presente nell' attesa..avete citato l' Attesa e quale attesa migliore può esserci nell' aspettare di rivedere il volto tanto desiderato?
E allora è proprio questo a rendere "vivo" un gdr e a differenziarlo forse da un racconto.
E sono certa l' attesa di ora..non sarà certo "una attesa disillusa".