A quelle parole di Clio, nessuno di quei soldati osò farsi avanti, intimoriti da ciò che avevano visto e preoccupati di poter fare la medesima fine dei loro compagni defunti.
Attorno al palazzo però vi era il caos.
L'anarchia sembrava essere giunta in città, dove la confusione regnava sovrana.
In breve, come spesso accade in simili momenti, cominciarono a diffondersi e a rincorrersi le notizie più disperate.
Così iniziarono a circolare voci assurde, secondo le quali il duello era terminato e a vincere era stato Gvineth.
Poi qualcuno invece sconfessò questo, affermando che invece ad uscirne vincitore era stato il duca, dimostrando così di essere il vero Guisgard.
Altri piuttosto parlavano della morte di entrambi i contendenti, altri ancora raccontavano addirittura di una fuga del presunto duca, smascherando così l'inganno che lo aveva messo sul seggio Taddeide.
E tra quella baraonda incontrollabile, all'improvviso, Clio vide spuntare una sagoma a lei familiare sulla Porta dei Leoni.
Era Ammone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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