E mentre Gvineth attendeva che il presunto duca lo raggiungesse per il duello, da una delle finestre che davano sul cortile prese a parlare Altea.
“Milady...” disse Gvineth alzando lo sguardo verso di lei “... il vero Guisgard è chissà dove, forse morto, mentre il ducato è retto da un gruppo di reietti che si fanno scudo di un fantoccio. Ed io, essendo nipote dall'Austero e in linea di sangue dunque degno di rappresentare i Taddei, metterò fine a questa ignobile farsa. Cercare il Fiore Azzurro? E cosa ne sarà nel frattempo di Capomazda? No, il tempo è ormai finito e qui da troppo non governa più un degno duca. Ma oggi si deciderà e Capomazda tornerà nelle mani di un vero Arciduca!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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