Velven guardò incuriosito Gwen, come se volesse indagare in quel suo sguardo.
Poi scoppiò a ridere.
“Ho capito...” disse divertito “... vuoi prenderti gioco di me, vero? Magari hai fatto cadere tu quel vaso ed io ho creduto chissà cosa... oppure...” facendole l'occhiolino “... oppure sei una sorta di illusionista, di prestigiatrice, di quelle che fanno trucchi simili senza svelare mai il loro segreto, giusto?” Continuando a ridere. “Ma, mia cara illusionista, stanotte sei nel mio maniero ed io non mi farò incantare dai tuoi trucchi!” E la fece sdraiare sul letto, per poi baciarla con slancio. “Anche io conosco vari trucchi... trucchi magici... d'Amore...” stringendola a sé.
Ma l'alba era ormai prossima.
Pochi istanti ed il cielo d'Oriente si sarebbe schiarito.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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