La passione li travolse.
Più volte.
Icarius e Clio, tra quelle lenzuola diventate ardenti a contatto con i loro corpi accesi di inebriante passione, si amarono a lungo.
L'ardore del presunto duca sembrava cibarsi dei sospiri e dei gemiti di lei, che vibrava tutta fra le sue braccia.
E lui dava libero sfogo a quella passione che pareva insaziabile del corpo e dell'anima di lei.
Come una danza i due si ritrovarono più e più volte, l'uno sull'altra, pelle contro pelle, avvolti dal trasporto più assoluto, dall'estasi più totale, dall'impeto più irrefrenabile, fino a quando le loro mani si strinsero tra loro, tra il respiro di Icarius e le grida di piacere di Clio.
Come se null'altro esistesse al mondo.
E fu così fino all'alba, in una notte che era volta via troppo in fretta.
E l'aurora li baciò col suo purpureo splendore, trovandoli appagati l'una tra le braccia dell'altro, ammaliati e sedotti dalle Gioie d'Amore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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