E mentre Clio guardava il soffitto, cominciò ad udire dei passi.
Provenivano dalle stanze di Icarius e tradivano forse la poca voglia di dormire che aveva lui.
Ad un tratto la spada accanto al letto vibrò per un istante.
Un attimo dopo qualcuno bussò.
“Milady, sono io, Simoinin...” disse da fuori la serva “... ho avuto ordine di portarvi da mangiare, essendo tardi e visto che né voi, né Sua signoria avete cenato stasera. Posso entrare? Devo lasciare un vassoio a voi e portarne uno poi a Sua Signoria.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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