Quel pezzo di vetro che Tessa, senza voltarsi e quasi tremante, offriva al misterioso ex galeotto fu preso da lui, che si alzò e lentamente lo portò all'altezza del viso.
Con un gesto spostò un ciuffo ribelle di capelli che scendeva sulla fronte e restò a guardarsi per un lungo momento senza dire nulla.
“Ora siete di nuovo voi, amico mio...” disse soddisfatto il vecchio “... beh, certo, da oggi cominciano per voi le preoccupazioni, visto che dovete ricostruire ogni passaggio della vostra vita fino al momento in cui vi posero quella maschera sul viso... diciamo dunque” guardandolo “che avete perduto la tranquillità, ma avete scoperto di essere bello.” Sorridendo.
“Il mio volto...” sfiorandosi il viso lui e senza smettere di guardarsi su quel pezzo di vetro “... ho provato ad immaginarlo tante volte...”
“Ora ricomincia la vostra vita...” fece il vecchio “... avete tutto per cercare la felicità, la Gioia... siete giovane, sano e di bell'aspetto.” Annuì, per poi voltarsi verso Tessa, che continuava a non guardare l'ex galeotto. “Non siete curiosa di vederlo finalmente in viso, amica mia?” Chiese alla giovane donna.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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