“Sto bene...” disse il prigioniero, stringendo d'istinto la mano che Tessa aveva poggiato sulla sua spalla “... sono curioso... certo, un po' nervoso, ma sto bene... speriamo sia la volta buona...” sorridendole.
Guardò poi il vecchio.
“Mentre attendiamo...” mormorò l'ex galeotto “... cosa sapete dirci del ritratto nella chiesa di San Michele? Di quella principessa?”
“Oh, la principessa Gaya...” annuì il vecchio “... molti amano quella donna... e poi con quel nome, non può non amarsi...”
“Nome?” Ripetè il prigioniero.
“Si, il suo nome...” spiegò il vecchio “... nella lingua Sygmese, Gaya significa Gioia... così la chiamava il duca Ardeliano, la mia Gioia diceva... lo stesso nome della leggendaria regina di Gioia Antiqua...” sorridendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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