Icarius e Clio, dopo aver soddisfatto la grande passione che li aveva spinti l'uno verso l'altra, restarono a lungo stretti in quel letto nudi, con lei sul petto di lui.
Il presunto duca ascoltò allora ogni parola della ragazza circa il ricordo della povera Azelle, uccisa da chissà chi come se fosse un animale da macello.
“Capisco ciò che provi, Clio...” disse lui alla fine, accarezzandola piano, quasi giocasse con le dita sulla sua pelle “... ma se anche, come sembra, ci fosse una spia in mezzo a noi non credo sarà così semplice smascherarla... il tuo piano è buono, ma occorre una bugia credibile...” guardando il soffitto della stanza “... qualcosa che attiri i nostri nemici come la luce fa con la falena... ma cosa?” Chiuse gli occhi per un momento. “Però...” riaprendoli di colpo “... però i nostri misteriosi avversari sono di certo ostili ai Taddei e dunque immagino ne conoscano le caratteristiche... potremmo allora diffondere una falsa notizia, tuttavia credibile... come il ritrovamento di Mia Amata...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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