“Oh,capisco, milady...” disse Simoinin a Clio “... volete che vi porti qualcosa? Non so, una tisana, o una camomilla? Magari forse del tè caldo? Oppure se volete posso riferire a messer Rodolfo che siete indisposta e dunque di fare colazione senza di voi?” Restando fuori dalla porta chiusa. “Se invece preferite che avverta il medico di corte non abbiate pensiero a dirmelo.”
Intanto Icarius, quasi fosse un gioco sensuale ed ardito, incurante del dialogo tra la bella spadaccina e la serva, cominciò a baciare il collo e poi le spalle di Clio, fino a scendere con le labbra su ciò che dei suoi seni lo stretto corpetto non riusciva a trattenere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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