Quel suo abbraccio spontaneo mi fece rimanere senza parole, a parte il terribile scenario e per fortuna Rodolfo fece portare via il corpo martoriato di Azelle..Maruania...ovvio..sapevo erano i nostri nemici, e come avevo detto a Teofilus e aveva detto il Vescovo era strano rimanessero lì senza fare nulla. Avvertivo la tensione e disagio del Duca..Guisgard avrebbe agito con rabbia proclamando di rivendicare l' oltraggio e avrebbe affrontato tutto questo senza paura. Mi staccai da lui, eppure Guisgard mi aveva abbracciato molte volte ma quell' abbraccio era diverso..e non aveva il profumo leggero e fresco che lui amava e lo caratterizzava.
Come chiesto dal presunto taddeide andai nelle mie stanze e mi tolsi gli abiti per indossare le vesti da notte, ero tremendamente perplessa e sola..mi misi a piangere..avevo davanti a me la vista di quella donna bellissima usata e umiliata e non potevo parlarne con nessuno..questo mi mancava..la sua presenza e le nostre chiacchierate e confidenze e poi lui che voleva salvaguardarmi da tutto ciò che potesse farmi del male.
Mi sedetti sullo scrittoio e iniziai a scrivere una missiva dove dicevo a mio padre avrei accettato le nozze con mio cugino Ludovico, chiamai Rosa che era una mia fedele servitrice e le dissi di farlo recapitare domani al fornaio, lui sapeva che farne (qualcuno ricorderà lo citai all'inizio come unione tra me e mio padre a Sygma).
Mi sedetti sul letto e lì mi misi a pensare a il vero ultimo incontro tra me e Guisgard e, ovviamente, non avevo detto ai presenti alla colazione...
Eravamo sulla sponda del ruscello vicino Corte e lui innervosito tirava dei sassolini nell' acqua "Allora? Hai deciso se sposare tuo cugino? E te ne vai via così e ti sposi senza amore a Sygma?".
Io lo guardai, era nervoso e irrequieto "A parte il notaio sostiene tu devi fare un patto scritto per annullare le nostre nozze e tu non ci credi, e lo dicono altri notai di Corte ma tu non opporrai resistenza visto in tre anni non ti sei mai impegnato con me..quindi renderai il matrimonio a Sygma valido, ma non per gli alti" lo osservavo e sapevo di mentire spudoratamente, come avrei potuto sposare un altro. "Si, accetto di sposarlo, eccoti la futura Regnante di Sygma, ho già risposto positivamente".
Si voltò verso me turbato e seguì quel solito silenzio misterioso tra noi, mi sedetti e lui vicino a me.."Bene te ne vai..grazie di tutto..vai a sposare quel Principe senza valore, ormai sei la sua Promessa no?" io ribattei "Se tu mi avessi sposata o ti fossi solo fidanzato sarei la tua" continuando a mentire sul fatto avessi accettato ma in me vi era forse la volontà visto notavo non era interessato a me.
"E la lettera di quel tuo ammiratore segreto che hai in mano? Altra povera tua vittima.." disse lui ridendo e ribattei "Inutile la apra tanto sono già impegnata".
D' un tratto lui si avvicinò a me e le nostre labbra erano vicine, sentivo il suo profumo e il suo respiro.."Amo guardare i tuoi meravigliosi occhi verdi e..". Mi alzai di scatto "Vuoi prendermi in giro come sempre..a quante dici così..i miei baci non ti sono mai interessati, scusa devo tornare a Corte" fuggii mentre sentivo egli mi chiamava.."Altea..torna qui".
Avessi saputo non lo avrei più rivisto..pensai alle parole di lady Sissi..no, macchè Gioia perduta...presi l' anello di quella Granduchessa, regalo dell' Austero, e nessuno mai disse chi fu la sovrana a portarlo e lo misi in uno scrigno e presi l' anello di rubino con lo stemma di Sygma e lo misi al dito con una lacrima, non avevo la forza di parlare con mio nonno, scrissi un biglietto dove lo avvertivo di tutto questo e avevo mandato pure una missiva a mio padre, lo diedi a un servo e mi stesi sul letto addormentandomi.