Il pittore sorrise, prese il braccio di Elisabeth e la condusse nel suo studio.
Era una stanza non troppo grande, ma neanche piccola, con un lettino pomposo contro una parete e una gran quantità di tele sparse ovunque, ritraenti tutte scene di nudo.
Donne bellissime apparivano in quei dipinti, vestite pochissimo o nulla, in atteggiamenti provocanti e sensuali, con atmosfere che variavano dall'antichità classica, al mondo pagano celtico e germanico, fino a quello fiabesco e mitico dei racconti popolari.
“Una dea tra le dee...” fece il pittore, invitando Elisabeth ad entrare in quel mondo di arte e desiderio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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