Il misterioso prigioniero sorrise a Tessa.
“I bambini” disse “sono spesso notati di grande sensibilità invece, riuscendo a leggere dove spesso gli adulti neanche si soffermano a guardare. Quanto a voi, non bisogna certo apparire raggiante e gaia per essere una principessa. Andromeda non sorrideva mai, anche perchè non ne aveva motivo, così come Elena prima di incontrare Paride. Senza dimenticare poi le principesse delle favole come Raperonzolo, anch'ella alle prese con problemi seri, come la torre in cui era rinchiusa.” Ridendo.
I due entrarono così nella fucina, che però apparve loro vuota.
Poi ad un tratto arrivò da un vestibolo laterale un giovane uomo dall'aspetto mite, che restò sorpreso e turbato nel vedere il prigioniero che si toglieva lo scialle, mostrando così la maschera di ferro.
“San Giuseppe...” mormorò il fabbro.
“No, sono solo un uomo.” Sarcastico il prigioniero. “E porto lavoro per voi. Potete togliermela?”
Il fabbro lo fece sedere e cominciò ad osservare con attenzione la maschera.
“Può aprirsi solo con una chiave...” disse infine “... una chiave speciale... tentare di toglierla con tenaglie e martello farebbe solo danni...”
“Nulla che già non sapevo...” mormorò l'ex galeotto “... chi mi ha chiuso la faccia in questa maschera voleva essere certo che vi restasse...”
“Già...” annuì Ernò il fabbro.
“Sono condannato dunque?” Fissandolo il prigioniero.
“Non so che dirvi...” pensieroso Ernò “... ma forse... forse potrebbe aiutarvi qualcuno...”
“Chi?”
“Il mio maestro...” spiegò il fabbro “... vedete quel monte che domina la valle?” Indicando la montagna che si vedeva dalla finestra. “E' il monte di San Michele... lì vive da anni un anacoreta, un vecchio maniscalco... tutto ciò che so sui metalli è stato lui ad insegnarmelo... magari potrà aiutarvi...”
“Credete?” Chiese il prigioniero.
“Se non lui, allora solo chi vi ha chiuso questa maschera sulla testa potrà farlo...”
Il prigioniero si alzò e guardò Tessa.
“Pare che dovrò portarvi a fare una gita in cima a quel monte, principessa.” Facendole l'occhiolino.
“Al vostro ritorno vi prego di portarmi notizie.” Fece il fabbro.
La maschera di ferro annuì e con Tessa lasciarono la fucina.
Risalirono sul carretto e presero il lungo sentiero che li avrebbe condotti in cima al monte di San Michele.