“A cosa penso...” disse piano Icarius, mentre giocava con le dita tra i capelli ancora umidi di Clio “... vuoi saperlo davvero? Ripensavo al tragitto che dalla brughiera ci ha portati qui al palazzo... lungo la strada, prima di giungere in città, ho visto una piccola chiesa isolata... a quella chiesa pensavo... vorrei scappare da tutto ciò e raggiungerla con te... e sposarti stanotte stessa... senza pensare a nulla e a nessuno... a questo pensavo...” la guardò negli occhi e poi alzò lo sguardo al cielo “... già, il vescovo... l'avevo dimenticato... ma come facciamo? Tu non hai più la sottoveste... vuoi che torni in acqua a riprenderla? Oppure indosserai il tuo abito blu e scollato senza nulla sotto?” Sorridendo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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