“Questa cosa della merenda” disse Icarius a Clio “mi piace...” alzandosi sul parapetto.
Un attimo dopo si fece serio.
“Magari le scale servono per le persone comuni...” mormorò guardando fisso in giù “... non per quelle che hanno molta fretta... ed io ne ho tanta di fretta...” restò immobile sul parapetto e ad un certo punto Clio ebbe la sensazione che stesse per saltare “... chissà... magari se saltassi davvero, in caso di incidente, tu forse verseresti una lacrima per me... o forse volerei via...” aprì le braccia e in quell'istante la spadaccina, nel vederlo così, rivide una passata immagine.
Su un isolotto, al capezzale di alcuni condannati all'impiccagione.
Lei era lì in incognito, nel disperato tentativo di salvarli.
Poi l'apparizione di una misteriosa figura che si lanciò all'indietro nel vuoto con le braccia aperte.
E un attimo dopo la straordinaria Santa Caterina come apparsa dal nulla, sulla quale la misteriosa figura era planata.
“Mi butto?” Ancora Icarius. “Per una tua lacrima?” Rise all'improvviso, per poi scendere dal parapetto.
Alcuni istanti dopo lasciò i suoi alloggi e bussò alla porta della stanza di Clio.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|