Icarius non disse nulla, e uscì dalla stanza.
E se c'era una cosa che detestavo in qualcuno era proprio quella: non rispondere.
Restai indietro di un passo, fermandomi un istante.
Chiusi gli occhi, inspirai profondamente, e come avevo fatto molte volte, una volta riaperti, nessuna emozione si riusciva a leggere sul mio viso, tantomeno la profonda tristezza che mi attraversava.
Raggiungemmo Rodolfo per la colazione, che ci informò dell'arrivo del vescovo.
Alzai gli occhi al cielo quando Rodolfo si rivolse a me.
Ci mancava lui a farmi innervosire.
"Era atteso per la colazione..." distante "Finito qui andremo ad allenarci, ma badate di avvertirci dell'arrivo del Vescovo..".
I miei occhi incontrarono per un momento quelli di Icarius, ma distolsi immediatamente lo sguardo.
Arrivarono Altea e una certa Lady Sissi, che immaginai essere la zia di Guisgard o qualcosa del genere, visto che parlava di un nipote.
Salutai cortesemente le due dame, e lanciai un'occhiataccia a Rodolfo mentre mi parlò all'orecchio.
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