Il servitore condusse Clio attraverso un lungo corridoio, fino a giungere ad una marmorea scalinata.
Salita quella, imboccarono poi la direzione della torre Nord.
Ed in cima ad essa arrivarono davanti ad una porta chiusa.
Il servitore bussò e qualcuno dall'interno, una voce maschile un po' seccata, invitò ad entrare.
Così Clio ed il servitore entrarono nello studio del pittore di corte, nominato tale durante l'anarchia seguita alla presunta morte di Guisgard, trovando l'artista in piedi intento a dipingere e poco distante da lui, stesa su un lettino trapuntato, con posa da matrona romana, Azelle quasi completamente nuda a posare per lui.
Infatti vi erano fiori secchi e bottoni vitrei colorati a coprire a stento pochissimi tratti del suo bellissimo corpo.
“Clio...” disse la donna nel veder entrare la spadaccina “... sei proprio tu! Questa si che è una sorpresa!”
Il servitore restò per un attimo a fissare l'avvenente e disinibita modella, per poi essere mandato via in malo modo dal pittore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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